venerdì 18 febbraio 2011

...DiGiTaL DiViDeD

 Sempre più spesso sentiamo parlare di DIGITAL DIVIDE  ma a cosa ci riferiamo realmente?


Il digital divide è il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle nuove tecnologie (in particolare computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale.
Il termine è apparso per la prima volta all'inizio degli anni novanta negli Stati Uniti grazie ad alcuni studi che indicavano come il possesso dei computer aumentasse solo per certi gruppi etnici. Nonostante all'origine sia stato presentato come un problema interno al contesto americano, oggi è più comune definire il digital divide in una prospettiva globale, considerando le disparità tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo.


Si parla, quindi, di esclusione per i più svariati motivi: condizioni economiche, livello d'istruzione, qualità delle infrastrutture, differenze di età o di sesso, appartenenza a diversi gruppi etnici, provenienza geografica.
Oltre a indicare il divario nell'accesso reale alle tecnologie, la definizione include anche disparità nell'acquisizione di risorse o capacità necessarie a partecipare alla società dell'informazione. 
E' presente disuguaglianza digitale tra le categorie sociali di usufruire delle tecnologie che utilizzano una codifica dei dati di tipo digitale rispetto ad un altro tipo di codifica precedente, quella analogica. 

L'accesso e l’utilizzo di queste tecnologie rappresentano nel nostro mondo un pre-requisito per lo sviluppo economico e sociale e la modernizzazione dei sistemi di produzione. I Paesi che non sono in grado di adattarsi al nuovo sistema tecnologico creano involontariamente un divario, una distanza sempre più incolmabile.

giovedì 17 febbraio 2011

Non stiamo dimenticando qualcosa?.......per esempio il nostro corpo...??!!

In questi ultimi anni, accendendo la Tv o aprendo un giornale, hanno attirato la mia attenzione messaggi di questo tipo:
"Si lascia con il ragazzo e lui mette sul web video che la inquadrano in espliciti atti sessuali"
"Adolescente pubblica nel suo blog autoscatti che la ritraggono in pose erotiche"
"Tredicenne pubblica in rete il personale listino prezzi per ricevere foto e prestazioni"

Prima di tutto è importante riflettere sull'uso che viene fatto della rete Internet da parte di alcuni adolescenti. Un'uso estremamente pericoloso che approfitta del web per mettersi in mostra, per farsi conoscere da tutti in una sola dimensione: quella pornografica e il più provocante possibile.
E' considerato "un grande" il ragazzo che rende pubblico a tutto il mondo ciò che ha consumato con la propria ragazza e diventa richiestissima e famosa la ragazza che si spoglia su Internet.

Ma cosa c'è sotto?
Come ogni strumento tecnologico, ciò che fa la differenza è l'uso che se ne fa, lo strumento in se' non è maligno.
Questo però non è ciò che pensano molte persone, infatti, nel 2006, si tenne a Roma un Convegno per riflettere sulla violenza di genere. Vengono messe sotto accusa, tanto per cambiare, le nuove tecnologie: telefonini, computer, videogiochi, Internet, ecc... come se l'esibizione/vendita del proprio corpo avvenisse perchè esistono questi mezzi e non perchè tutto ciò preesiste a essi!
Si è sempre sbagliato bersaglio, non vengono mai messi in discussione i singoli contenuti o siti, ma i mezzi su cui vengono diffusi, per esempio non quel particolare sito ma tutto il web nel suo complesso.
Quello che avviene ha responsabilità più complesse del possedere un semplice computer, legate a una profonda idea del femminile distribuita secondo modalità apparentemente innocue.
La rete Internet, la televisione, la moda, la pubblicità, i giornali spingono le bambine e le ragazze a concentrarsi unicamente sull'aspetto fisico, BELLEZZA E CORPO.
Il corpo ridotto a un semplice insieme di carne, senza umanità, razionalità, intelligenza per raggiungere l'unico obiettivo di apparire e piacere (piacere a uomini che finita la storia ti rendono famosa su Internet?).
Corpo che possiamo dominare e controllare, usato, come in questi casi, per avere un riconoscimento sociale e ottenere ciò che si vuole con una facilità paurosa (la ragazza che si spoglia su Internet vi assicuro purtroppo che è la più "gettonata" del momento).
Direi, quindi, che siamo tornati a una totale IDENTIFICAZIONE IN UN GENERE SESSUALE , ovvero, non si parla più di persone, ma di maschi e femmine, forse ci stiamo davvero dimenticando del concetto di individuo giudicabile per la propria storia e non per la propria appartenenza sessuale!

venerdì 4 febbraio 2011

Internet Buono o Cattivo?

E' la domada che sempre più spesso ricorre tra genitori, educatori, insegnanti i quali vedono le nuove generazioni sempre più immerse nel mondo di Internet.
INTERNET BUONO O CATTIVO?
Rispondere è difficile, personalmente non credo ci sia una sola risposta corretta, credo piuttosto che sia indispensabile una conoscenza concreta e corretta di cosa significhi navigare in Internet con tutti i suoi vantaggi,  ma anche i suoi rischi e i pericoli.
Navigare nel web permette di avere una conoscenza rapida di svariate informazioni, di approfondire qualsiasi argomento d'interesse, essere aggiornati in tempo reale su cosa accade nel mondo, leggere opinioni diverse e mettersi in contatto con amici in modo facile e immediato, poter scrivere partecipando a forum, chat, interviste, ecc.... I vantaggi sono tantissimi e utili per migliorare sempre più le nostre conoscenze, fornirci una visione globale di ciò che ci circonda e potenziare le capacità relazionali e comunicative.
D'altra parte per fare tutto ciò, si ha bisogno di guide corrette, istruzioni fornite da persone esperte per sfruttare al massimo le opportunità delle nuove tecnologie informatiche e non cadere nella superficialità, accontentandosi di conoscenze frivoli e sfuggenti che, se non esaminate a fondo, non permettono lo sviluppo di una vera capacità critica rispetto a tutto ciò che ci circonda, indispensabile per crescere e formarsi in modo corretto.
Si veda il post "Non stiamo dimenticando qualcosa?" sui rischi di uno sbagliato uso del web.